Legge 128 del 9 agosto 2017-Istituzione delle ferrovie turistiche.
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1871-2021 Centocinquantanni dalla inaugurazione del primo tratto di linea della Ferrovia in Sardegna. Cagliari -Villasor
Il 30 aprile del 1871 La Compagnia Reale delle Ferrovie Sarde apriva al pubblico la tratta Cagliari – Villasor, i primi 25,520 chilometri di linea ferroviaria in sardegna.
In data 29 aprile 1871, su invito della stessa Compagnia Reale, la Giunta comunale di Villasor per solennemente festeggiare questo giorno di nuova vita per i Sardi, deliberava all'unanimità di “festeggiare solennemente l'avvenimento con tutti i mezzi e i modi che si ravviseranno possibili e convenienti”.
Allo stesso modo la Giunta di Villasor il giorno 30 aprile 2021 ha deliberato, di ricordare l'avvenimento e mettere in campo una serie di iniziative che sta organizzando con l'Associazione Sarda Treni Storici Sardegnavapore ed il Dopolavoro Ferroviario.
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Con l’occasione proponiamo una breve storia della nascita delle ferrovie in Sardegna.
Ecco la prima parte...
In Italia le prime ferrovie vennero costruite un paio di decenni prima dell’Unità d’Italia. Infatti la prima linea ferroviaria a venir costruita fu, nel 1839 sotto il Regno di Ferdinando II di Borbone, la Napoli - Portici. In seguito, a cura dei vari Stati presenti prima dell’Unità, si iniziò la costruzione di diverse altre ferrovie sparse per la penisola che contavano uno sviluppo di circa 2000 KM.
La Sardegna era l’unica Regione priva di linea ferroviaria.
Il primo che parlò di questa carenza e della necessità di dotare l’Isola del treno, fu il Governatore di Cagliari Mathieu il 6 agosto 1860 nel corso del suo intervento al Consiglio provinciale, individuando nella costruzione della ferrovia in Sardegna il mezzo indispensabile per uscire dal suo isolamento e necessario per il suo sviluppo.
Per il Governatore la linea ferroviaria doveva collegare Cagliari con Terranova e all’altezza di Ozieri si doveva diramare verso Sassari e raggiungere Portotorres ed Alghero.
La proposta venne accetta con favore dai consiglieri e venne nominata una Commissione. Dopo un lungo periodo di accese discussioni tra i probabili Comuni che sarebbero potuti essere coinvolti nella costruzione della rete ferroviaria, nel dicembre dello stesso anno la Società Baratelli e Sacerdoti venne incaricata di compiere gli studi di fattibilità di questa ferrovia.
I risultati di tali studi furono presentati nel dicembre del 1861 e nel luglio del 1862 venne firmata la convenzione per “la costruzione e l’esercizio della ferrovia nell’Isola di Sardegna “ tra il Governo ed il Sig. Gaetano Semenza che agiva per conto di altri soci italiani ed inglesi. Nella convenzione era prevista la costruzione di una linea da Cagliari a Terranova-Golfo Aranci con diramazioni a Decimomannu per Iglesias ed a Ozieri per Sassari e Portotorres.
La legge sulla ferrovia in Sardegna, dopo un iter parlamentare molto accidentato dovute a varie resistenze di vari parlamentari, venne promulgata il 4 gennaio 1863 e l’atto di costituzione della Compagnia Reale delle Ferrovie Sarde venne stipulato a Londra il 2 Giugno 1863. L’Ing. Benjamin Piercy venne nominato progettista e responsabile tecnico della ferrovia.
Il 20 Novembre 1864 iniziarono i lavori ed a guadagno di tempo, vista la grande estensione delle linee, fu deciso di iniziare i lavori contemporaneamente da Cagliari,Oristano Sassari e Portotorres, con l’intento che essi si dovessero concludere entro il 1865 per i primi 150 KM ed il tronco Ozieri- Golfo Aranci entro 6 anni.
Ma in breve tempo la Compagnia iniziò ad accumulare ritardi sui lavori dovuti principalmente alla difficoltà che rappresentava il tracciato e l’occupazione dei terreni causa il ritardo negli espropri da parte del Governo. Tutto questo causò una grave crisi finanziaria della Compagnia ed i lavori furono sospesi nel giugno del 1865.
Negli anni successivi la Compagnia presentò al Governo tre convenzioni in cui venivano proposte le modalità di prosecuzione dei lavori e le date di completamento delle varie tratti di linea, ma nessuna di queste ottenne l’approvazione perché ritenute troppo penalizzanti per l’Isola. Infine fu presentata una quarta convenzione la cui firma tra Governo e Compagnia avvenne nel febbraio 1870 ed, a seguire, fu convertita in legge nell’agosto dello stesso anno così che i lavori poterono riprendere nel febbraio del 1871.
Benché i lavori continuassero ad accumulare ritardi secondo la tempistica che era stata fissata nella quarta convenzione, il 1 Maggio del 1871 venne inaugurato il primo tratto di linea da Cagliari a Villasor e la locomotiva che fu utilizzata portava il nome di Ichnusa.
Piace ricordare tra gli avvisi predisposti per i passeggeri quanto segue :
……. . nell’accingersi al viaggio i passeggeri devono essere a conoscenza del fatto che per le signore sole è previsto ( se possibile ) la collocazione in compartimenti a parte, mentre i fumatori possono essere invitati a desistere di fumare allorquando col modesto fumo provocassero reclami e rimostranze da parte degli stessi viaggiatori…
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Nella prima parte della storia della Ferrovia a scartamento ordinario in Sardegna abbiamo visto che la prima tratta ferroviaria Cagliari - Villasor venne inaugurata il 1 Maggio 1871. Nello stesso anno, il 3 settembre, venne inaugurata anche la tratta Villasor - San Gavino. A seguire nell’anno 1872 vennero inaugurate le seguenti tratte :
- 15 gennaio San Gavino - Oristano ;
- 06 aprile Decimomannu - Siliqua ;
- 09 aprile Sassari - Porto Torres ;
- 19 maggio Siliqua - Iglesias.
Dopo l’attivazione delle suddette tratte sarebbero passati ben 2 anni per vederne entrare in esercizio altre. Infatti la tratta Sassari- Ploaghe venne inaugurata il 15 agosto del 1874 e il 6 dicembre dello stesso anno la tratta Ploaghe - Ozieri. Con l’entrata in esercizio di quest’ultima si completavano i lavori, previsti per 197 Km, delle linee facenti parte delle convenzioni fino a quel momento firmate.
A causa della costruzione della tratta Sassari - Ploaghe, che assorbì ingenti risorse finanziarie, e delle nuove correnti che agitavano l’opinione pubblica, i lavori rimasero sospesi per ben 2 anni (1875 e 1876). Inoltre il 31 dicembre 1876 scadeva l’appalto con l’imprenditore Gaetano Semenza e così dal 1 gennaio 1877 la gestione delle linee sino a quel momento in esercizio venne assunta in proprio della Compagnia Reale.
Il 1 maggio 1877 venne stipulata la quinta convenzione tra la Compagnia Reale, rappresentata dal Commendatore Epaminonda Segrè, ed il Governo. L’ingegnere Capo della Compagnia Reale, Benjamin Piercy, professionista d’esperienza internazionale, abile imprenditore e profondo conoscitore della Sardegna, fu incaricato, con ampi poteri e completa responsabilità, di eseguire i lavori di completamento della rete ferroviaria principale della Sardegna. In questa convenzione vennero fissate le modalità di costruzione delle linee, cosiddette del secondo periodo, che si diramavano da Ozieri; una verso Oristano e l’altra verso Terranova. Rispetto al progetto iniziale il tratto verso Oristano subì una modifica del tracciato per volere ed interesse personale dell’Ing. Piercy. Infatti il primo progetto prevedeva che il percorso attraversasse la valle del Tirso, i monti del Goceano e quindi arrivare ad Ozieri, mentre il tracciato fu modificato facendogli fare un lungo giro per giungere a Macomer e successivamente passare per l’altopiano di Campeda, dove l’ingegnere possedeva un’azienda di centinaia di ettari di terreno. La giustificazione della modifica del tracciato fu che la valorizzazione delle proprie aziende avrebbero portato benefici a tutti i sardi sotto forma di posti di lavoro e benessere economico. Infatti nella stazione di Campeda potevano confluire tutte le merci delle sue attività con destinazione Cagliari. Tale cambiamento suscitò numerose polemiche sia a livello politico che popolare , l’opposizione più feroce fu della città di Nuoro perché il vecchio tracciato sarebbe passato a circa 35 Km dalla città ed avrebbe raggiunto un numero maggiori di paesi percorrendo una tratta più corta di ben 7 Km. Questa forte protesta dei nuoresi fece sì che in seguito il Governo dovette adoperarsi per varare una legge che, in seguito, dette vita alla nascita delle ferrovie secondarie in Sardegna.
Seguiteci per la terza parte!
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